Valore monete, quali elementi lo determinano?
Quando compro monete da collezione, di qualsiasi epoca e tipo esse siano, occorre valutare alcuni fattori fondamentali per poterne stabilire il valore. I 2 parametri principali che determinano il valore di una moneta sono la “Rarità” e lo “Stato di conservazione”.
- La rarità di una moneta consiste nella difficoltà di reperirla sul mercato ed è anch’essa frutto di un insieme di elementi che combinandosi la determinano. Alcuni di questi sono:
– Esemplari coniati. Ovvero monete prodotte in grandi quantitativi avranno più possibilità di giungere ai giorni nostri e quindi essere più facilmente reperibili.
– Il materiale da cui sono composte. Monete d ‘argento e monete in oro potevano essere oggetto di rifusioni per il recupero del metallo, il che portava alla distruzione di numerosi esemplari. Oro e argento non vengono più utilizzati per le moderne monete da circolazione, ma si utilizzano particolari leghe metalliche più adatte allo scopo e dal valore intrinseco nullo.
- Lo stato di conservazione, invece, indica le condizioni generali della moneta, ovvero il suo stato di usura. Oltre che dalla normale circolazione la moneta può subire numerose altre alterazioni, come ad esempio deformazioni, graffi profondi, l’applicazione di appiccagnoli, ciondolature ecc. Ogni alterazione va ad intaccare l ‘originale stato di “Fior di conio”.
A differenza della rarità, che sostanzialmente quantifica il numero di esemplari rimanenti, lo stato di conservazione è un parametro molto più soggettivo, è può essere influenzato da metri di giudizio personali. Per questo motivo si è cercato di stabilire delle linee guida in modo tale da ottenere dei giudizi il più uniformi possibili.
Queste linee guida sono state semplificate con delle sigle, ognuna con uno specifico significato.
Nella “Tabella degli stati di conservazione” e “Tabella rarità” trovate elencate le sigle e la loro spiegazione